Infertilità Maschile
Infertilità Maschile
L’infertilità di coppia viene definita come l’incapacità di concepire nell’arco di un anno di rapporti non protetti
Quando l’evento fecondante non avvenga in tale arco di tempo la coppia deve prendere in considerazione la presenza di problemi relativi al grado di fertilità.
L’incidenza di questo problema nella popolazione generale è notevole: riguarda circa il 30% delle coppie e circa nella metà dei casi le cause sono rappresentate da problemi andrologici; spesso per trascuratezza molti uomini rischiano di perdere definitivamente la loro capacità fertile, ove invece il precoce riconoscimento dei problemi, può riportare con le opportune terapie ad una condizione di normalità in tempi ragionevoli ed in modo stabile.
Le principali ragioni di infertilità maschile sono connesse con la produzione dello sperma e la sua emissione.
In ordine di frequenza le cause ed i fattori di rischio sono:
- Varicocele (causa più frequente di infertilità maschile – 25% dei casi)
- Prostatiti
- Malattie a trasmissione sessuale
- Malattie sistemiche
- Criptorchidismo
- Disfunzioni ormonali
- Farmaci
- Eiaculazione retrograda
- Traumi testicolari e cancro testicolare
- Ostruzioni dei dotti deferenti ed eiaculatori
- Malattie genetiche
- Anticorpi prodotti nella via maschile o femminile possono paralizzare gli spermatozoi impedendo loro di nuotare verso la loro destinazione.
Tutte queste cause e fattori si possono anche combinare tra loro
Purtroppo, in una larga percentuale di pazienti non è possibile riconoscere una causa determinante l’infertilità. In tali casi si parla di “Infertilità idiopatica“.
La diagnosi si pone sulla base di:
- Anamnesi
finalizzata alla conoscenza precisa di precedenti eventi patologici, di terapie sia farmacologiche che chirurgiche, nonché dello stile nutrizionale e comportamentale dell’uomo. - Esame dell’ apparato genitale
- Indagini strumentali e di laboratorio
- Esame del liquido seminale
- Ecocolordoppler testicolare
- Ecografia prostatica transaddominale e transrettale
- Dosaggio ormonale
Esistono inoltre test specifici
- rilevazione nel sangue e nello sperma di anticorpi specifici antispermatozoi
- determinazione delle delezioni nel cromosoma Y
- test di penetrazione mucosa degli spermatozoi e di loro integrità funzionale
- deferentografia
- biopsia testicolare
Terapia
Deve sempre prevedere le eventuali terapie per le patologie connesse o sottostanti di tipo organico. Queste andranno risolte o riequilibrate prima o contemporaneamente al trattamento specifico per la disfertilità.
TERAPIA ORMONALE
in caso di carenza specifica di ormoni, può essere indicata una terapia sostitutiva con sostanze ad azione ormonale che stimolano la produzione e la differenziazione degli spermatozoi.
TERAPIA FARMACOLOGICA
di un eventuale stato infiammatorio infettivo prostatico o testicolare; trattamenti concorrenti a ridurre le reazioni infiammatorie o tossiche da radicali liberi possono essere utili per favorire il ripristino delle condizioni ottimali di sopravvivenza nel liquido spermatico.
TERAPIA CHIRURGICA
ha lo scopo di rimuovere le condizioni di sofferenza testicolare provocate da un eventuale varicocele. La terapia chirurgica può essere indicata anche per l’estrazione di spermatozoi direttamente dal testicolo (TESE) in pazienti candidati alla fecondazione assistita, in cui si verifichi la condizione di azoospermia (assenza di spermatozoi nell’eiaculato).
FECONDAZIONE ASSISTITA
quando ogni altra terapia non abbia avuto successo in un tempo ragionevole (almeno un anno) o le condizioni patologiche rendono impossibile il recupero della normale fertilità, ha senso ricorrere alle tecniche di fecondazione assistita. In linea di priorità si dovrebbe sempre provvedere prima al trattamento farmacologico/chirurgico necessario a risolvere le ragioni dell’infertilità e a recuperare lo stato di salute generale e genitale e poi, nel caso impiegare le procedure di fecondazione assistita.
L’esame del liquido seminale o spermiogramma
Lo spermiogramma è l’analisi del liquido seminale finalizzata a valutare la qualità degli spermatozoi, attraverso la verifica della forma, del numero e della motilità. Tale esame rappresenta lo strumento principale per la valutazione della fertilità maschile.
Viene considerato nella norma un esame del liquido seminale che registra un numero di spermatozoi superiore a 15 milioni/ml, una motilità superiore al 40% e una percentuale di forme normali superiore al 4%. In tal caso si parla di Normozoospermia, ovvero di un liquido seminale in grado di fecondare.